Allevamento Dogo Argentino e Bulldog Inglese

PATOLOGIE CARDIACHE

Patologie Cardiache

Le patologie cardiache congenite riconosciute e studiate nelle diverse razze canine sono numerose.

Per alcune di queste è stata documentata una predisposizione genetica. Per altre sono necessarie indagini ulteriori, che vengono condotte attraverso rigorose metodologie di controllo sui cuccioli e sulle fattrici.

Nel Bulldog Inglese è, da anni, riconosciuta una alterazione congenita nella struttura di una valvola cardiaca, definita come stenosi della valvola polmonare . Tale malformazione comporta una parziale ostruzione nel flusso di sangue tra ventricolo destro e polmone. A causa di questa patologia, nelle forme più gravi, si ha dapprima un aumento dello spessore del muscolo cardiaco (ipertrofia) di destra, e successivamente un grave sfiancamento del ventricolo con conseguente insufficienza cardiaca. La diagnosi, l'impatto clinico della malattia e la gestione della stessa vengono realizzate attraverso la visita, la rilevazione di soffi cardiaci, l'impiego di mezzi strumentali quali l'elettrocardiogramma, la radiografia toracica e l'ecocardiografia. Quest'ultima in particolare si è rivelata uno strumento molto sensibile per la definizione ed il riconoscimento delle patologie cardiache poiché permette di valutare, in tempo reale, la dinamica cardiaca e le sue alterazioni, anche minime, di funzionalità. Attualmente, anche in medicina veterinaria, sono disponibili ecografi (ed ecografisti) con elevate potenzialità in grado di rilevare la gravità della patologie cardiache attraverso rappresentazioni di immagini "reali" ed elaborazioni grafiche.

E' da sottolineare che tali metodiche sono assolutamente non invasive, non dolorose e prive di effetti dannosi per la vita dell'animale.

Spesso il grande problema è quello di far capire ciò all'animale, poiché soprattutto quando si esaminano i cuccioli, per il veterinario e il proprietario la pazienza ed il tempo necessario per ottenere una buona qualità di esame non sono mai abbastanza!!!

Oltre alla stenosi della valvola polmonare sono state riconosciute nel Bulldog, seppur con minor frequenza, altre patologie congenite cardiache quali la stenosi della valvola aortica (ostruzione a livello della valvola aortica con difficoltà nel passaggio di sangue tra ventricolo sinistro e grande circolo) e difetti interventricolari (passaggio di sangue tra il settore destro e sinistro del cuore) oltre a difetti cardiaci più complessi come la tetralogia di Fallot in cui si riconoscono numerosi difetti strutturali e funzionali a carico dell'anatomia cardiaca.

Le indagini da effettuare per diagnosticare queste patologie sono le stesse descritte per le valutazioni dei difetti della valvola polmonare. La reale incidenza di tali problemi nel bulldog inglese allevato in Italia non è nota e solo studiando e valutando le cucciolate sarà possibile definirne meglio l'entità.

Non dobbiamo, infine, dimenticare che la diagnosi di patologie congenite cardiache ha importanti applicazioni terapeutiche. In particolare in alcuni casi di stenosi della valvola polmonare, oltre a trattamenti farmacologici, è possibile mediante intervento chirurgico dilatare la valvola difettosa ed eliminare o limitare gli effetti emodinamici della patologia.

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CISTINURIA

La cistinuria è una patologia assai dolorosa, che può cagionare a Fido disagi importanti. Favorisce la formazione di calcoli renali e che può colpire il peloso sin dalla più tenera età. Questa malattia genetica è causata dall'eccessivo accumulo di cistina nel rene, dovuto all'incapacità dell'organismo di assorbirla efficacemente. Con la comparsa dei calcoli, il quattrozampe manifesterà difficoltà e dolore nella minzione; nelle urine dell'animale spesso è possibile riscontrare la presenza di tracce di sangue.

Se il trattamento non è immediato, ilrischio è quello di un blocco urinario che può portare a insufficienza renale, rottura della vescica e morte. La prognosi prevede una dieta specifica ipoproteica e la somministrazione di integratori speciali atti ad evitare che la cistina finisca nell'urina generando calcoli. Se i cristalli sono già nel tratto urinario occorre procedere con la rimozione chirurgica. Razze più a rischio sono Bulldog, Dalmata, Schnauzer, Terranova e Bichon à poil frisé.

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SINDROME BRACHICEFALICA

Sindrome brachicefalica
La sindrome brachicefalica influenza ogni aspetto vitale del cane che ne soffre. La malattia è tipica dei quattrozampe che hanno muso e testa corti (detti appunto brachicefali) e causa principalmente ostruzione delle vie respiratorie e il caratteristico russare. L'ostruzione è dovuta alla particolare conformazione cranica con diametro ridotto delle narici e palato molle in eccesso. I cani in questione faticano a respirare, specialmente quando fa molto caldo, e vanno in affanno dopo un qualsiasi minimo sforzo.

È molto importante che la cura venga intrapresa il prima possibile: se trascurata, la brachicefalia può causare un'infiammazione cronica delle vie respiratorie, che potrebbe provocare anche disturbi gastroenterici (vomito, aerofagia, rigurgito, ritardi nella crescita, problemi cardiovascolari). È necessario diagnosticare precocemente la brachicefalia ed effettuare analisi che possano escludere altre patologie; una volta accertata, è possibile intervenire chirurgicamente (la correzione dei difetti anatomici non presenta grosse difficoltà tecniche, spesso è sufficiente accorciare il palato molle eccessivamente lungo oppure allargare le narici). Razze brachicefaliche sono: Carlino, Pechinese, Lhasa, Bulldog inglese, Bouledogue francese, Boxer, Shih Tzu.

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COLPO DI CALORE

Fattori che causano il colpo di calore nei Bulldog Inglesi

 

I fattori che causano il colpo di calore sono molti, eccone alcuni:
• Condizione fisica e di salute
• Età
• Clima
Un cane anziano a cui piace rilassarsi sotto il getto dell'aria condizionata soffre di più il caldo rispetto ai cani adolescenti. I cani più piccoli e quelli più anziani sono, quindi, i più a rischio. Ma non importa l'età, o la condizione di salute: per prevenire il colpo di calore, bisogna stare sempre allerta.
Sintomi del colpo di calore
Ricorda che la temperatura corporea di un bulldog si aggira intorno ai 38°. Il tuo cagnolino potrebbe avere un colpo di calore in queste situazioni:
• passeggiata giornaliera
• se lasciato in macchina da solo in una giornata calda
• se lasciato fuori sotto il sole
Un Bulldog che ha un colpo di calore mostrerà i seguenti sintomi:
• affanno eccessivo
• lingua di colore rosso o di colore scuro
• orecchie rossastre
• debolezza
• perdita dei sensi
• temperatura corporea superiore ai 42°
• attacchi
• vomito
• sangue nelle feci.
Gestire i colpi di calore dei Bulldog Inglesi
Se il tuo Bulldog ha un colpo di calore, considerala come una situazione di emergenza. Devi agire in fretta. Tiragli fuori la lingua per aprire le vie respiratorie il più possibile così da farlo respirare più aria fresca. Dagli dell'acqua fresca – non gelata – per abbassare la sua temperatura corporea. Non forzare il Bulldog a bere se non vuole, né se ha perso i sensi in quanto l'acqua potrebbe andare a finire nei polmoni.
Puoi anche strofinare un cubetto di ghiaccio sulla punta della sua lingua – fallo per 10 secondi, poi fermati per altri 10 secondi, e così via. Puoi bagnarlo con dell'acqua fresca o con un tubo, o in una vaschetta – ricordati, l'acqua deve essere fresca, NON gelida, in quanto l'acqua di una temperatura troppo bassa potrebbe restringere i vasi sanguigni e rallentare così il processo di raffreddamento. Bagnagli la pancia e le ascelle, e non solo il pelo. In casi più seri, metti delle borse del ghiaccio sotto il collo e davanti le zampe, e applica sul suo corpo degli asciugamani bagnati.

 

Come prendersi cura di un cucciolo di Bulldog Inglese

Se ancora non si è risolto il problema, puoi optare per un clistere a base di acqua fresca per rinfrescare il cane dall'interno. La temperatura dell'acqua deve essere di pochi gradi più bassa della temperatura corporea normale del tuo Bulldog. Inoltre, non introdurre l'acqua troppo in fredda perché potresti causare dei problemi molto seri.
Quando il tuo Bulldog ansima, vuol dire che le vie respiratorie si stanno gonfiando e così l'ansimare aumenta. Puoi scegliere di dare al tuo Bulldog della difenidramina in gocce. Devi, però, conoscerne il giusto dosaggio. In caso contrario, rivolgiti al veterinario.

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IPERURICUSURIA (HUU)

Innanitutto vediamo di fare un po' di chiarezza circa l'iperuricosuria.

La metabolizzazione o l'eliminazione anormale di purina sono responsabili dell'iperuricosuria nei cani di alcune razze e in quelli con epatologia sottostante. Le porzioni puriniche degli acidi nucleici subiscono una metabolizzazione per formare ipoxantina e xantina, che sono ossidate ad acido urico della xantina ossidasi (XO). L'acido urico viene metabolizzato a livello epatico dall'enzima uricasi. La maggior parte dei mammiferi elimina quasi solo allantoina, ma l'uomo e le scimmie superiori eliminano soprattutto acido urico.

Due sottogruppi di cani sviluppano spesso urolitiasi da purina: i dalmata e i cani con epatopatia primaria. I dalmata sono intermedi tra i cani delle altre razze e l'uomo per quanto riguarda il metabolismo della purina, poiché eliminano una quantità di allantoina pari a metà e/o due terzi rispetto all'acido urico. Tra i cani dalmata e quelli di altre razze esistono differenze sia nel trattamento epatico sia in quello renale degli urati. L'enzima uricasi, che converte l'acido uricoin allantoina, è conservato nei perossisomiepatici.

L'acido urico deve essere trasportato agli epatociti prima di essere convertito in allantoina. I dalmata hanno quantità di uricasi pari a quelle degli altri cani, ma presentano un trasporto anormale dell'acido urico attraverso la membrana epatica.

Inoltre, sia i dalmata sia gli altri caniespellono e riassorbono gli urati nei tubuli prossimali, ma nei dalmata il riassorbimento è più limitato. Inoltre eliminano attivamente gli urati neiu tubuli distali, a causa di difetti del trasporto di membrana.

Anche se tutti i dalmata hanno livelli elevati di acido urico urinario, solo una piccola percentuale sviluppa calcoli. Alcune razze, come il bulldog inglese, hanno molto spesso calcoli di urati senza presentare un'evidente epatopatia. Questi cani potrebbero avere un difetto metabolico che predispone alla formazione di calcoli di urati, ma il meccanismo è ancora sconosciuto.

Nei cani con epatologia primaria si ha una ridotta conversione dell'acido uricoad allantoina e di ammoniaca a urea. Questi difetti metabolici causano iperuricuria e iperammonuria.

Le anomalie vascolari portali e la displasia microvascolare epatica sono state spesso associate alla formazione di calcoli di urati, sebbene qualsiasi disfunzione epatica possa predisporre alla formazione di calcoli.

I segni clinici dell'urolitiasi da urati sono compatibili con patologie delle vie urinarie inferiori. I cani maschi possono sviluppare un'ostruzione uretrale. I cani giovani o di mezza età sono colpiti più spesso dei cani anziani.

Nei dalmata i maschi sono affetti più spesso dai calcoli urinari che le femmine. I cani con epatopatia primaria non hanno predisposizione di sesso per la formazione dei calcoli. La diagnosi definitiva di calcoli di cistina dipende dalla rimozione dei calcoli e dall'analisi quantitativa. I calcoli di urati sono radiotrasparenti sulle radiografie dirette. Per identificare i calcoli sono utili l'ecografia addominale e la cistografia con doppio mezzo di contrasto. Lo studio sulla funzione epatica è appropriato per i cani di razza non dalmata. I calcoli di urati sono solitamente piccoli e lisci e di colore variabile dal giallo, al verde, al nero.

Il trattamento prevede la rimozione o la dissoluzione dei calcoli, seguita da un trattamento farmacologico a lungo termine per impedire le recidive. La terapia di dissoluzione include dieta calcololitica, trattamento con inibitori della XO, alcalinizzazione delle urine, eliminazione delle infezioni secondarie e induzione dell'isostenuria.

Si consiglia l'uso di una dieta a basso tenore di purina, con pochi minerali calcologeni.

L'allopurinolo, un inibitore sintetico della XO, viene usato per trattare e prevenire l'urolitiasi da urati poiché può ridurre le concentrazioni sieriche e urinarie di acido urico.

L'allopurinolo dovrebbe essere somministrato solo ai cani che assumono alimenti a basso tenore di purina, per evitare la formazione di calcoli di xantina.

L'alcanilizzazione dell'urina riduce la produzione tubulare di ammoniaca, diminuendo così la produzione di ioni ammonio urinari che formano complessi con gli urati per formare i calcoli. Gli agenti alcanizzanti ( per es. il bicarbonato di sodio e potassio citrato orali) vanno somministrati a un dosaggio tale da mantenere il pH urinario tra 7 e 7,5.

La produzione di urina diluita si ottiene somministrando diete a contenuto limitato di proteine, che riducono la capacità di concentrazione della midollare renale.

Negli animali con ostruzione uretrale o in quelli che non rispondono alla terapia di dissoluzione, bisogna prendere in considerazione la rimozione meccanica dei calcoli. Il tempo medio di dissoluzione dei calcoli di urati è di circa 3,5 mesi.

La dissoluzione è talvolta legata alla correzione definitiva dell'anomalia portovascolare, ma i calcoli non si risolvono senza aver prima risolto i difetti epatici sottostanti.

Poiché le cause dei calcoli di urati sono varie, la terapia con allopurinolo non è consigliata nei cani con difetti epatici.

La prognosi è da discreta a riservata per le recidive dei calcoli nel dalmata e dipende dall'impegno del proprietario a proseguire il trattamento e fare fronte alle spese. Nei cani con epatopatia sottostante, la prognosi è buona se è possibile una terapia definitiva per l'epatopatia, ma è riservata nei cani con epatopatia inguaribile.

Tratto dal web.